La parola moda è comparsa per la prima volta in Italia
intorno alla metà del Seicento, come traduzione del termine francese "mode".
Il termine francese deriva a sua volta dal latino "modus", che
significa modo, maniera, ma esprime anche il concetto di "giusta
maniera", ovvero giusta in un determinato momento e contesto.
Gli studiosi affermano che nell’antichità l'abbigliamento aveva
principalmente le funzioni di proteggere dal freddo e nascondere le parti
intime, mentre la moda vera e propria è comparsa a partire dalla fine del
Medioevo, più o meno nel 1340, e ha coinvolto aree delle Fiandre, della
Francia, dell'Inghilterra e dell'Italia.
In questo periodo furono introdotte importanti innovazioni
nelle acconciature, nelle calzature e soprattutto nella foggia degli abiti, che
portò alla differenziazione
dell'abbigliamento maschile da quello femminile,
prima invece simili.
Inoltre si passò dall'abbigliamento drappeggiato a quello
aderente, grazie a cambiamenti nel taglio e all'adozione di allacciature
fissate con i bottoni.
Sino alla fine del Medioevo, il modo di vestire era
immutato, perché la società era statica e il passato era un modello di
riferimento per tutti i comportamenti.
Con la fine del Medioevo e lo sviluppo del Rinascimento, il
mutamento è diventato un valore socialmente ambito e la società ha iniziato ad
orientarsi verso il futuro. L'individuo diventa consapevole di avere il potere
di modificare le strutture sociali e di operare scelte personali nel campo
dell'estetica.
Lo sviluppo della moda è reso possibile, quindi, dallo
sviluppo in Occidente della cultura moderna e dei suoi principi democratici.
Infatti tale cultura presenta due aspetti importanti per il manifestarsi della
moda: l'idealizzazione del nuovo, del futuro e del mito del progresso sociale;
la possibilità dell'individuo di svincolarsi dai legami sociali tradizionali e
di sentirsi libero di esprimere le proprie scelte.
Ma in questa affascinante e meravigliosa storia, i colori
sono sempre stati i veri protagonisti. Le creazioni e le proposte dei designer,
così come delle case di moda, sono riconducibili a delle precise tinte che con
il passare del tempo sono diventate delle vere e proprie icone.
Infatti attraverso i colori è possibile ripercorrere la
carriera di alcuni tra i più famosi designer internazionali come il celebre stilista
italiano Valentino, che si è distinto per avere creato una particolare tonalità
di rosso, in seguito battezzato proprio Rosso Valentino, o la storica azienda
statunitense Tiffany & Co., il cui colore è una gradazione tra il verde ed il
blu ed è stato ufficialmente chiamato “azzurro Tiffany”, o ancora la maison Fendi,
che ha scelto il colore giallo come uno dei suoi tratti distintivi.
Questi
sono solo alcuni dei protagonisti di un’interessantissima storia che dura da
sempre e continuerà all’infinito al cui interno vi è una vasta gamma di
sfumature, sensazioni, colori e sentimenti.
Approfondendo la ricerca più specificatamente sul blu
bondi nel mondo della moda ci ritroviamo
sul red carpet dove, l'8 febbraio 2015, in occasione della 57ª edizione dei Grammy Awards tenutasi allo Staples Center di Los Angeles, la cantautrice
americana Taylor Swift è stata una tra le più ammirate grazie al suo abito
ideato dallo stilista libanese Elie Saab che le è valso lo scettro della meglio
vestita secondo i più autorevoli siti di moda.
Ecco il vestito blu bondi con cui ha rubato la scena a gran parte delle sue colleghe:
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