mercoledì 26 ottobre 2016

Step 04 - Il Blu nella mitologia

Se oggi pensassimo a cosa evoca nei nostri pensieri il blu sicuramente molti di noi sarebbero d’accordo nel dire che questo colore ricorda la chiarezza del cielo, le vaste distese d’acqua, la frescura dell’ombra, evoca la calma, la serenità, la pace, la bellezza dei cieli azzurri, la mole imponente delle montagne lontane e i terrificanti abissi dell’oceano. Ma provando a fare un passo indietro, allontanandoci dagli odierni luoghi comuni, potremmo anche facilmente arrivare a comprendere come i popoli primitivi invece vedessero proprio in queste lontane azzurre misteriosità la possibile dimora degli Dei, degli spiriti o degli antenati, e perché questo modo di pensare originò l’associazione del blu con la religione.
In molte culture diverse esso rappresentava, quindi, l'eternità, la verità, la purezza, la castità, la pace, la ragione sovrumana e tutte le qualità che non risiedevano sulla Terra, esprimendo la sensazione generale che il blu fosse il più freddo, più distaccato e meno "materiale" tra le varie tonalità. Gli occhi azzurri, ad esempio, erano sinonimo di elevatezza d'animo e di sentimenti; gli Dei erano fatti di carni azzurre e venivano spesso raffigurati in ambienti azzurri; nei paramenti sacri e nelle vesti dei sacerdoti l'azzurro era manifestazione sensibile delle cose celesti. Non per niente l'Olimpo dei Greci, sede massima di tutti gli dèi, risiedeva nell'alto dei cieli, e perciò il colore blu era molto utilizzato nelle pitture e negli sfondi dei bassorilievi all’interno dei templi (derivato da guado, pastello, lapislazzuli, sambuco, malva, bacche di mirtillo nero…). Un importante riscontro di queste credenze lo possiamo infatti trovare nel mito della dea Iris, la quale, secondo le leggende, andava dal cielo alla Terra percorrendo l’arcobaleno, visto proprio come ponte tra il regno degli Dei e gli uomini, col compito di annunciare messaggi funesti.


Giardini pensili di Babilonia



Ma il blu era anche il colore della fertilità e della fecondità (legato all'immagine dell'acqua), era sempre abbinato allo splendore dell'oro, in particolar modo nella decorazione degli edifici: Babilonia, ad esempio, era interamente ricoperta di piastrelle azzurre.

Nei mandala tibetani invece il blu simboleggia la condizione in cui si è superato il turbinio delle passioni e la coscienza può esaminare ogni cosa con chiarezza. A tal proposito nulla illustra meglio queste credenze nell' estetica buddista se non il "Buddha Blu" Akshobhya, noto anche come il Buddha della Medicina o della Guarigione (una delle figure più onorate nel pantheon buddista), capace di trasformare la rabbia in saggezza.
Inoltre pietre preziose blu come lapislazzuli e turchesi erano e sono considerate sacre anche da civiltà diverse da quella tibetana potendo riscontrarne l’utilizzo sia durante riti sacri, con funzioni magiche (per esempio aumentare l'efficacia dei riti), che durante la vita quotidiana, con funzioni talismaniche; in particolare gli Indiani d'America credono che proteggano e custodiscano il corpo e l'anima, mentre gli Zingari le indossano nell'ombelico, credendo che siano positive per tutto.
Tuttavia le uniche testimonianze dell'uso di tale colore in ambito funerario si riscontrano nell' Antico Egitto dove gli amuleti per i defunti erano di colore azzurro (a forma di occhio, scarabeo, orbita solare), come i geroglifici che ricoprivano parti interne di tombe simboleggiando la parola degli dei, in contrasto con quelli rossi che invece rappresentavano i demoni.
Tomba di Seti I
Ma se per i popoli medio-orientali il blu significava tutto ciò, lo stesso non si può dire per i Romani, i quali lo associavano negativamente agli indumenti di Barbari e Britannici.
Andando avanti di qualche anno, i primi cristiani collegavano il blu a Dio Padre mentre oggi è il colore della Madonna il simbolo del femminile e delle qualità ad esso connesse come la compassione, la devozione, la fedeltà, qualità materne associate alla Vergine Maria che incarna l’ideale della madre perfetta. Infatti Il blu come archetipo materno positivo deriva dalla nostra storia biologica: prima di nascere infatti siamo creature dell’acqua in una soluzione simile a quella del mare da cui si originò la vita.

mercoledì 12 ottobre 2016

Step 03 - I codici del Blu Bondi

Il colore Blu Bondi ha una lunghezza d'onda approssimativa di 500 nm e ha codice colore esadecimale HEX #0095b6. È una sfumatura medio scuro di turchese.
Nel modello di colori RGB (0,149,182) è composto da 0% rosso, 58.43% verde e 71.37% blu. 
Nel sistema di colori HSB ha una tonalità di 191 gradi, 100% di saturazione e 71% di luminosità. 
Nella codifica CMYK si compone per il 100% di ciano, 18% di magenta, 0% di giallo e 29% di nero.
Altre codifiche, seppur meno utilizzate, sono:
RGBA rgba(1, 149, 182, 1.0)
RYB rosso: 0%, giallo: 32.1284%, blu: 71.3725%
HSL hsl(191, 100%, 36%)
XYZ X: 19.1909, Y: 24.8723, Z: 48.0453
CIELab L: 56.9508, a: -21.1133, b: -26.4856 
CIELuv L: 56.9508, u: -40.5226, v: -37.7767
CMY turchese: 100 (1), magenta: 42 (0.4157), giallo: 29 (0.2863)
YIQ Y: 108.211, I: -99.3634, Q: -21.2395
YUV Y: 108.211, U: 36.3119, V: -94.9353
YDbDr Y: 108.211, Db: 111.039, Dr: 205.778
YCbCr Y: 108.932, Cb: 164.539, Cr: 60.246
YPbPr Y: 119.639, Pb: 33.635, Pr: -76.018
Sistema Munsell dei Colori 5B 6/8 (approssimativo)




Fonti:
http://encycolorpedia.it/0095b6